Oasis. Be myself by Hamilton Santi;

autore:Hamilton Santi; [Santià, Hamilton]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica
ISBN: 9788862314466
editore: eDigita srl.
pubblicato: 2014-11-12T23:00:00+00:00

Intermezzo #4

ROUND ARE WAY

Dopo Step Out, Round Are Way è forse l’esempio più clamoroso di occasione sprecata. È forse una delle canzoni più formidabili degli Oasis. Un brano ricchissimo: sezione di fiati, Northern Soul a manetta, una roba che Paul Weller ci faceva il suo singolo di successo e la band decide di dimenticarsene così, senza metterla nemmeno in THE MASTERPLAN o in una raccolta. E pensare che la suonavano dal vivo praticamente ogni sera durante il tour di (WHAT’S THE STORY) MORNING GLORY? e siamo tutti d’accordo che nel singolo c’erano sia Wonderwall, sia The Masterplan, ma possiamo anche dire senza problemi che questa carta è stata davvero giocata male.

The paper boy is working before he goes

Lying to the teacher he knows he knows

He didn’t and he should’ve

Brought his lines in yesterday

Ernie bangs the sound and the day begins

The letterbox is open and your cash falls in

I’ll meet you at the office

Just before the staff clock in

Il ragazzo delle consegne sta lavorando prima che vada

Sta mentendo all’insegnante lui sa lui sa

Non doveva e avrebbe dovuto

Portare i suoi compiti ieri

Ernie tiene il tempo e il giorno comincia

La buca delle lettere è aperta e i tuoi soldi cadono dentro

Ti incontrerò all’ufficio

Prima che entri lo staff

Immagini confuse di un’Inghilterra da cartolina. Quella stessa Inghilterra che i Gallagher hanno imparato a conoscere attraverso i film e gli episodi delle serie che passano in televisione. Non sono mai stati degli avidi lettori (Noel nel tempo ha maturato una passione per i libri musicali) quindi il loro universo culturale è più “integrato” anche se al tempo stesso più limitato. Paradossalmente, le immagini evocate da questa prima strofa richiamano quelle che i Blur sbocconcellano con brillante savoir-faire nella loro Country House.

The game is kicking off in around the park

It’s twenty five a side and before it’s dark

There’s gonna be a loser

And you know the next goal wins

Cab it to the front as it’s called a draw

Everybody’s knockin at yours once more

Ernie bangs the sound

And no one’s spoken since half past four

La partita sta cominciando attorno al parco

Venticinque per parte e prima che sia buio

Ci sarà un perdente

E sai che chi segna il prossimo vince

Viaggia là davanti che chiamano il pareggio

Tutti quanti bussano di nuovo alla tua porta

Ernie tiene il tmepo

E nessuno ha parlato nell’ultima mezz’ora

Le immagini di questa strofa rimandano direttamente ai giorni in cui gli Oasis si sono conosciuti: giocando a calcio marinando la scuola. È cercando di tirare quattro calci al pallone che Paul McGuigan e Paul Arthurs entrano nella vita di Noel. Giocavano tutto il giorno partite descritte come assurde, senza nessuna logica, tutti a inseguire la palla fino a che la luce, o i poliziotti, lo permettono. Insomma, l’ennesima dimostrazione che nella loro vita non c’è mai stato niente di straordinario. Immagini di vita di quartiere come se ne vedono in ogni città. Partite come tutti ne abbiamo fatte quando andavamo al parco e ci univamo al gioco anche se a un certo punto diventava ingestibile perché si era in troppi e nessuno si ricordava chi giocava con chi.

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